Curare i denti all’Estero: conviene davvero?

Sono numerosi gli italiani e i sardi che decidono di prendersi cura della salute dei propri denti all’estero: turismo dentale albania, turismo dentale moldavia, turismo dentale romania…quante volte ne avete sentito parlare?

 

  1. Turismo dentale dalla Sardegna.
  2. Dentista all’estero: che tipo di qualità?
  3. Il tuo dentista in Italia come in Croazia!

 

 

TURISMO DENTALE DALLA SARDEGNA

Cosa spinge a ricercare una clinica dentale all’estero?
Il primo elemento di attrazione per i nostri i nostri corregionali è senza alcun dubbio di tipo economico: i costi, o meglio dire i presunti risparmi.

Ma siamo davvero sicuri che scegliere un dentista all’estero sia economicamente vantaggioso?

 

DENTISTA ALL’ESTERO: CHE TIPO DI QUALITÀ?

È necessario fare qualche attenta valutazione, partendo da un concetto fondamentale in ambito odontoiatrico e medico: la Qualità.

La Qualità, infatti, è elemento imprescindibile quando si parla di prestazioni nell’ambito medico-sanitario come in questo caso: per qualità, inoltre, intendiamo non soltanto quella della prestazione professionale ma anche di quella relativa al rapporto medico-paziente.
Un servizio di qualità presuppone un rapporto di fiducia continuativo – fatto di dialogo, controlli e condivisione – che difficilmente potrà instaurarsi a quelle distanze!

Pur riscontrando in alcuni casi uno standard di prezzo simile, ciò che cambia è il livello di garanzie e di sicurezze messe a disposizione: a parità di prezzo una clinica dentale in Italia può garantire un servizio migliore e più tempestivo. Dunque conviene davvero rivolgersi ad una clinica estera?

Chi decide di rivolgersi ad un dentista all’estero dovrà mettere in conto i grossi limiti in termini di comfort, flessibilità e disponibilità.
Una visita di urgenza non potrà di certo essere programmata all’ultimo minuto, e ogni appuntamento dovrà tener conto degli spostamenti e dei relativi ulteriori costi di viaggio.

 

IL TUO DENTISTA IN ITALIA COME IN CROAZIA!

Molto spesso l’iter seguito dai colleghi esteri è lo stesso: scegliere la soluzione/terapia più rapida per venire incontro alle esigenze di tempo ed economiche del paziente.

Ma è bene ricordare che non sempre la strada più veloce è quella migliore per la salute del paziente, che necessita invece – il più delle volte – di un monitoraggio costante e di un lavoro che rispetti a pieno le tempistiche di ogni singolo step terapeutico, al fine di garantire un intervento sicuro, di qualità e realmente risolutivo.

Oggi, inoltre, tra gli elementi di analisi che si vanno a sommare a quelli già elencati c’è anche il fattore sicurezza: viaggiare in sicurezza è possibile?
L’emergenza sanitaria in corso non consente di intraprendere spostamenti in totale sicurezza, esponendo così il paziente ad un ulteriore fonte di stress e di rischio.